UNA PERSONA DAVVERO SPECIALE

Professionista del settore funebre e scrittore: intervista a Carlos Colón Rodriguez in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro “Mujeres”

Chi non conosce Carlos Colón Rodriguez? Tutti coloro che hanno avuto l’occasione di visitare una fiera negli USA, o più generalmente nelle Americhe, non possono dimenticare questo signore che sul suo stand fornisce con competenza e gentilezza tutte le informazioni sulla vasta gamma di prodotti che l’azienda da lui diretta propone ai professionisti del settore funerario.

Si tratta della US Chemical and Funeral Supplies, del gruppo Hepburn Superior, impresa leader basata a Miami, specializzata nella produzione e vendita di prodotti sanitari e guidata da molti anni da Carlos, diplomato in Scienze mortuarie e direzione funeraria nonché in Amministrazione aziendale presso l’Università di Porto Rico.

Non solo. La sua attività di viaggiatore infaticabile l’ha condotto a formare moltissimi tanatoprattori nel Nord, Centro e Sud America rendendolo popolare in tutto il continente, dal Canada all’Argentina.

Molti poi che lo hanno incontrato nel corso delle serate che coronano fiere ed eventi professionali ne hanno apprezzato anche le qualità di instancabile ballerino, sobrio ed elegante, con il ritmo innato tipico delle genti caraibiche, ereditato dalle sue origini portoricane dove è nato nel 1958 a Cayey de Puerto Rico, ed alla quale è, com’è normale che sia, visceralmente legato. Del resto la sua passione principale è “escribir cuentos mientras contemplo el mar en Miami y Puerto Rico” (scrivere racconti contemplando il mare a Miami e Porto Rico)!

Porto Rico è un arcipelago del Mar dei Caraibi situato tra la Repubblica Dominicana e le Isole Vergini. Rinomata destinazione turistica è ufficialmente uno “Stato libero associato (ndr.: agli USA) di Porto Rico”. Non è incorporato, per il momento, agli Stati Uniti ed i suoi cittadini sono americani pur non potendo votare per le elezioni presidenziali ma potendo, paradosso tipicamente anglosassone, farlo per la scelta dei candidati alla corsa per la Casa Bianca. Non è da escludere che un giorno Porto Rico diventi il cinquantunesimo stato degli USA. La capitale, San Juan, conta 320.000 abitanti e vanta un centro storico coloniale di 500 anni di assoluta bellezza, “El viejo San Juan” (la vecchia San Juan), designato a giusto titolo come patrimonio UNESCO ed evocato in En mi viejo San Juan, celeberrima canzone del grande cantante messicano Javier Solís.

Tale ricchezza culturale ha sviluppato in Carlos una predisposizione sottogiacente alla creazione artistica che nel suo caso si esprime non solo nella sua nobile professione, considerata come un’opera d’arte, ma egualmente sotto altre forme ed in particolare in quella della scrittura. I numerosi viaggi e i tanti incontri fatti gli hanno fornito ispirazione per i suoi scritti che vanno dai temi prettamente funerari a quelli umoristici.

Sono nate così varie opere in poesia ed in prosa una delle quali, Errores de los hombres infieles (Errori degli uomini infedeli) su cui ci eravamo soffermati qualche anno addietro in questa rivista, è stata scelta per inaugurare la Fiera del Libro in Guatemala nel 2010.

Le sue doti letterarie lo hanno portato alla vicepresidenza della AIPEH (Asociación internacional de poetas y escritores Hispanos) nonché ad essere membro dell’Associazione Nord Americana di Letteratura Moderna. È stato inoltre insignito del premio Miami Latino Magazine 2020 e collabora regolarmente con riviste professionali ed umoristiche di tutto il continente. Senza trascurare un’altra passione egualmente legata al suo background culturale: il bolero. È infatti il conduttore radiofonico del programma El Bolero Vive, in cui ridà vita ai cantanti e compositori dimenticati e reperibili, per chi volesse ascoltarli, sull’emittente online www.tiempodeboleros.com.

Il suo stile, spesso umoristico, è pervaso da una costante ironia e tolleranza per le vicissitudini umane nel tentativo di dare una spiegazione sociopsicologica a certi comportamenti e, soprattutto, astenendosi dal giudicare. Attitudine che ritroviamo in una delle sue più recenti pubblicazioni, consacrata questa volta alle infedeltà muliebri: Mujeres i dove la “i” richiama tanto l’infedeltà che l’accesso ad internet, veicolo di primaria importanza nel favorire incontri ed avventure extraconiugali. Il sottotitolo dell’opera è: “il mondo senza veli delle donne infedeli“. Ed effettivamente ogni vicenda viene narrata, sulla base di testimonianze vere, in termini espliciti e senza ipocrisie che spesso costellano, snaturandola, la natura di testi di questo genere. Molti testimoni, ce lo dice l’autore, hanno formalmente preteso che tutto venisse esposto senza mezzi termini con la crudezza di linguaggio che in certi casi si impone.

Il tono viene dato sin dal racconto d’apertura: El cornudo. Parla di un signore che rientrando in casa trova nel talamo la consorte in buona compagnia. D’istinto corre a prendere la pistola, ma prima di passare all’atto estremo riflette sui cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi nella vita familiare: la moglie sempre più elegante con abiti firmati e monili di valore, i figli trasferiti da una scuola pubblica ad un costoso istituto privato, le spese domestiche decrescenti, l’auto nuova … una vita da re, insomma. La moglie inoltre è un gran “bombón“! Così si allontana con discrezione, ripone l’arma, va in salotto, si cala in poltrona e, accesa una sigaretta, si dice: “quel tipo paga i domestici, la spesa, la scuola, l’auto … Ed io, quando voglio posso coricarmi con quel gran pezzo di donna, e pure gratis! Ma non vi pare abbastanza per essere felice?

È la prima di tante altre storie tutte autentiche che inducono alla riflessione sulle ragioni di tali comportamenti.
L’autore ne propone alcune: vita sessuale insoddisfacente, mancanza di autostima, timore dell’impegno, sentimento di devalorizzazione e di disprezzo, mancanza di attenzioni, routine noiosa, il non sentirsi desiderata per l’aspetto fisico… Esistono certamente altre ragioni, ma come l’autore sottolinea “le situazioni che conducono a tali estremi sono complesse e meritano una riflessione seria da affrontare come persone mature e non come bambini rimproverati“.

Come osservato dalla specialista letteraria Mercedes Eleine González nella sua prefazione, il tema richiede uno studio approfondito visto che l’infedeltà umana, difficilmente accettata da chi la patisce, sarà sempre un dilemma come pure un mistero. Aggiungerei che tale stato d’animo non riguarda, a mio avviso, solo le coppie ma anche i rapporti di amicizia tra le persone che spesso vengono compromessi da comportamenti riconducibili all’infedeltà (in affari, politica come nella vita privata).

L’intervista a Carlos Colón Rodriguez

La pandemia non mi ha consentito di incontrare l’amico Carlos; volevo porgli delle domande e non potendolo fare di persona l’ho intervistato telefonicamente.

Credi che la tua professione, che per la sua delicatezza esacerba la sensibilità alle situazioni dolorose, ti porti a considerare le vicissitudini quotidiane diversamente dalla maggioranza delle persone?

È chiaro che il lavoro che svolgi ti fa vivere momenti che influiscono sulla tua vita personale. Nei rapporti con le famiglie dolenti, molto diverse l’una dall’altra, ho vissuto situazioni e sensazioni che in qualche modo si ritrovano nei miei libri”.

Qual è l’origine di questo soggetto dell’infedeltà?

Nel mio primo libro volevo far ridere il lettore con storie spassose basate su racconti di amici. Tuttavia, al momento della correzione mi resi conto del turbamento prodotto da tali situazioni in chi ne era coinvolto, così, accanto all’aspetto divertente, ho aggiunto anche quello “serio”. Ora, poiché mi si rimproverava di occuparmi solo delle infedeltà maschili, ho deciso di scrivere questo secondo libro con la differenza che ero consapevole di avere un’esperienza più solida, di sapere che cosa cercavo e di poter intervistare donne disposte a svelare i loro segreti. Mi resi anche conto di come gli errori degli uomini possano far ridere mentre quelli femminili fanno piangere. L’uomo è in effetti come un cane che cerca a destra ed a manca mentre la donna quando piglia tali decisioni lo fa o per vendicarsi o perché si sente disprezzata e sminuita”.

Il tuo spirito di tolleranza pare distante dal sentire tipico attribuito ai latini che potrebbero giungere perfino al crimine…

Questo succedeva in altri tempi ed in certi casi si arrivava anche al suicidio. Oggi i codici di comportamento sono diversi, le persone sono più tolleranti e tali fatti sono quasi comuni. A farla breve, perché darsi tanta pena quando la vita è così corta?”

Pensi che la tua professione abbia in qualche modo contribuito a farti affrontare certe situazioni in maniera ironica e senza pregiudizi di sorta?

Assolutamente! Ognuno di noi vede la vita diversamente in funzione del lavoro che svolge, specialmente se in diretto contatto con le persone. Nell’attività funeraria mi è successo spesso che dopo la morte di qualcuno si presentassero più mogli o una moglie e varie amanti. Da qui conflitti e risse che talvolta hanno richiesto l’intervento della polizia”.

Quando e perché, accanto alla scrittura, hai scelto questo lavoro di certo molto stressante sul piano psicologico e non solo?

Perché operare nel settore funerario ti permette di aiutare gli altri quando perdono una persona cara. Hai la sensazione di essere vicino al tuo miglior amico e, che tu conosca la famiglia o meno, ti senti molto gratificato nel metterti al servizio degli altri nel momento del dolore. D’altro canto lo scrivere, a meno che non si tratti di casi di vita reale come quelli esposti nei due lavori citati, ti consente di esprimerti attraverso personaggi creati dalla tua immaginazione che danno origine a mondi differenti, avendo sempre cura di suscitare l’interesse del lettore”.

Faresti oggi la stessa scelta?

Se dovessi ripercorrere la mia vita credo che la vivrei nella stessa maniera con i suoi problemi, le sue pene e le sue gioie. Rifarei lo stesso cammino senza alcun dubbio”.

Che cosa ti piacerebbe fare che, per un motivo o l’altro, non hai fatto sino ad oggi?

Vorrei aiutare il prossimo ad essere felice. Penso sia più facile vivere felici però so che l’uomo cerca sempre il gatto a cinque zampe ed anziché tentare di risolvere le situazioni si impegna a trasformarle in problemi insolubili. E poi sì, mi piacerebbe scrivere un best seller!”

Una situazione particolare vissuta durante la tua attività?

C’è stato il caso di un morto che aveva cinque mogli e tutte si presentarono al funerale, un pasticcio incredibile! Ma non finì qui. Un giorno ad una festa raccontai l’accaduto ad un mio cognato e alla sua amica che lo accompagnava. Questa precisò che il defunto era suo padre e che quanto avevo descritto era più che vero visto che si trattava di un “cotolèr” (donnaiolo, termine triestino dove cótola significa gonna) impenitente che aveva più di dieci amanti (e la salute per occuparsene, suppongo!). Rimanemmo tutti ammutoliti e da allora evito di parlare di storie di questo tipo”.

Quali sono i titoli di altri tuoi libri e dove si possono trovare?

Bene, ce n’è uno dal titolo Pagué 133 dólares para deshacerme de una amistad (Ho pagato 133 dollari per sbarazzarmi di una amicizia) ed un altro Lo que pagué por amar (Quanto ho pagato per amare) che è il secondo di una trilogia in corso. Tutti reperibili su Amazon o direttamente sul mio sito: www.carloscolonrodriguez.com”.

Muchas gracias, Carlos, y hasta pronto! A presto!

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